Festa tipica della tradizione contadina che è ancora fortemente radicata nel borgo.
E così anche quest’anno alle 11.30, tornerà puntuale nell’antico borgo della Valle del Turano l’affascinante rito: rigorosamente digiuni, gli abitanti del posto immergeranno tre ghiere di noci in un bicchiere colmo di vino pronunciando “San Félìppu e Jàku, faccio a Kalènnemàju, se mòro affonno, se nò ritorno”. Se le noci resteranno a galla, quella in arrivo sarà un’ottima stagione per il raccolto!
La festa si sposterà poi in tavola con la “Sagra dei Vertuti”, una prelibata zuppa primaverile a base di legumi e cereali (fagioli, ceci, fave, grano e granturco) aromatizzata con foglioline di timo selvatico e condita con l’olio d’oliva della Sabina, da gustare insieme ai maccheroni al pomodoro, alle salsicce, alle bruschette e a un buon bicchiere di vino nel centro diurno con posti coperti da capienti tensostrutture.
L’evento strizzerà inoltre l’occhio all’ambiente, cercando di ridurre al massimo la produzione di rifiuti: per la prima volta l’edizione 2019 sarà totalmente plastic free!