Le verdure dell'agro romano

Le verdure tipiche della nostra provincia sono: carote, finocchi, sedani, broccoli, lattuga, puntarelle, carciofi e zucchine. Tutte inserite nei piatti tipici della cucina romana e nella cucina dei nostri giorni.


Il broccolo romanesco
E' una varietà di broccolo tipica della campagna romana, che si trova nei mesi da ottobre ad aprile. il nome deriva da 'brocco', che in romanesco significa germoglio, ed infatti la sua caratteristica sono proprio i germogli secondari e la forma a punta.
ll gusto è dolce e risulta ottimo come condimento per la pasta, magari soffriggendo i broccoli tagliati a pezzi con olio di oliva e pancetta.

Gallinella 
La gallinella, o valerianella o songino, è un'insalata con foglie carnose, piccole e di colore verde scuro, raccolte in piccoli cespi, che cresce anche in prati e terreni sabbiosi.
Ricca di vitamine A e C, ha effetti benefici sulla circolazione del sangue e stimola l'attività di fegato, reni ed intestino. Ottimo l'abbinamento con la ricotta romana.

Puntarelle
Almeno fino all'inizio del secolo scorso, Roma era caratterizzata dalla presenza di numerosi orti urbani e vigneti, situati proprio dove oggi sorgono palazzi e strade. Non  è quindi un caso se le 'erbe', come direbbe il Belli, sono onnipresenti nella gastronomia romana.

Uno dei piatti più gustosi e tipicamente romani sono le puntarelle con battuto d'alici. Si tratta di  germogli di una particolare varietà di cicoria, la catalogna, che, dopo essere stati messi a bagno in acqua fredda per farli arricciare, vengono conditi con un battuto di aglio e alici salate, aceto e olio extravergine d'oliva, dove devono essere lasciate a riposare almeno un quarto d'ora.

Rucola
La rucola era nota fin dai tempi degli antichi romani, che non la facevano mai mancare nei pranzi e nelle cene importanti.
Ne parlano infatti Orazio, Marziale e molti altri scrittori dell'epoca. E' una verdura dal sapore amarognolo, detta comunemente 'rughetta', che ben si abbina ad esempio con la bresaola, insaporendo il tutto con un filo di olio extravergine di oliva e scaglie di pecorino romano. Un piatto freddo, rapido e gustoso
I carciofi sono verdura ampiamente utilizzata nella cucina romana, sia come contorno che come condimento
per dei primi piatti molto gustosi. Sono in grado di arricchire secondi piatti semplici donando un tocco appetitoso.
La cucina romana ha da secoli sfruttato ampiamente le qualità organolettiche del carciofo,
questa pianta è infatti conosciuta nel nostro paese  fin dal 4 secolo a.c..
I romani la utilizzavano spesso nelle loro ricette, e se ne conosce utilizzo anche tra i greci che occupavano la nostra penisola.

I carciofi
Il carciofo nasceva inizialmente spontaneo presso il nostro territorio.
Comunemente conosciuto con il nome di cardo nei secoli scorsi, è stato pian piano "addomesticato" e coltivato fino a renderlo quella squisita verdura che tutti noi conosciamo.
Ne esistono differenti varianti in base alla zona di coltivazione.
Ovviamente quella maggiormente utilizzata nella cucina romana è la varietà romanesca,
dal sapore dolce e caratterizzato dalla quasi totale mancanza di spine.

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