Coppiette romane



Le coppiette e la loro storia


Le coppiette  sono strisce di carne stagionata, essiccata e condita con varie spezie e tanto peperoncino normalmente mangiate come antipasto.

In origini le coppiette venivano  preparate solo con carne di cavallo poi pian piano si è aggiunta la carne di bovino e oggi anche la carne di maiale. Oggi possiamo trovare  sia quelle di cavallo, più scure e saporitissime, che quelle di maiale, più rosse, con un sapore meno forte e dalla consistenza più morbida.

La preparazione è lunga e laboriosa e segue il processo casalingo di un tempo. La carne di cosce, filetti, lombi e altre parti magre del suino viene sfilettata di modo da selezionare le parti più pregiate del maiale, condita con aglio, spezie (finocchio o anice stellato), peperoncino (o paprika) e vino bianco o rosso. Sistemata dentro dei forni a temperatura molto alta in modo da far rilasciare il grasso in eccesso. Successivamente vengono infornate nuovamente a temperatura leggermente più bassa per almeno 1 ora quindi tolte dal forno, legate a due (da qui il nome coppiette) e messe a stagionare per una 60 giorni così che perdano tutto il liquido in eccesso e si insaporiscano.

Le coppiette di maiale romane sono uno dei tanti prodotti tipici laziali diffusi non solo in Italia, ma in tutto il mondo per il loro gusto irresistibile.

Hanno una lunga storia e sono nate con lo scopo di conservare a lungo la carne. Inizialmente venivano consumate come uno spuntino durante i lunghi spostamenti di pastori che portavano il bestiame al pascolo, dai legionari romani durante le campagne in terra straniera, oppure per via della loro sapidità, venivano servite nelle osterie come antipasto insieme a olive e lupini, per indurre a consumare più vino.

Le coppiette di maiale nascono nella zona dei Castelli Romani, ed in particolare ad Ariccia, Frascati, Albano, Genzano e Monterotondo.

 


 

 

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